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Cosa beviamo con il Gorgonzola?

Tutti i formaggi si sposano bene con il vino, ma ve ne sono alcuni che sono particolarmante difficili da abbinare. Uno di questi è sicuramente il Gorgonzola, uno dei di più conosciuti ed apprezzati formaggi italiani. Persino la persona più inesperta si accorge, mangiando il Gorgonzola che il vino, che solitamente serve in tavola, diventa sgradevole in bocca. E chi tiene al giusto accoppiamento del vino con il cibo, in questo caso, rinuncia a bere. Il motivo è semplice: non riesce a trovare un abbinamento che lo soddisfi.

In effetti scegliere un vino adatto per il Gorgonzola non è un'impresa facile. Per quale motivo? Perchè si tratta di un formaggio che appartiene alla famiglia dei cosiddetti "formaggi erborinati". Un formaggio si dice erborinato quando la pasta è venata da una specie di muffa verdastra (il penicillum glaucum) che la fa assomigliare all' "erborin", il prezzemolo, in dialetto lombardo. Queste macchie verdi contribuiscono a rendere particolare il formaggio sia alla vista che al palato e hanno un gusto molto deciso a cui è difficile trovare un vino come compagno ideale. In generale, i vini più adatti ad accompagnarlo devono avere le seguenti caratteristiche: morbidezza e dolcezza per bilanciarne la tipica tendenza amarognola, un buon grado alcolico, almeno 15°, per contrastarne la succulenza, sapidità e una certa freschezza (acidità) per pulire il palato dalle sensazioni di grassezza del formaggio e profumi decisi per stare al passo con l'aromaticità del gorgonzola. Entrando nello specifico, per scegliere il vino che meglio si abbina al Gorgonzola, dobbiamo sapere di quale tipo si tratta. Il Gorgonzola può essere infatti suddiviso in:

- Dolce, è quello giovane, cremoso, caratterizzato da un gusto più delicato.

- A lunga fermentazione, 90 giorni di età, dal sapore un pò più deciso.

- Stagionato, oltre 90 giorni di invecchiamento, più duro e consistente e dal sapore forte e piccante.

Per il Gorgonzola dolce, i più adatti sono i vini bianchi aromatici passiti, come il Moscato Passito di Pantelleria o le cosiddette "vendemmie tardive" come l'alto atesino Gewurtztraminer. Questi ultimi sono quei vini prodotti con uve raccolte una o due settimane oltre il tempo normale di vendemmia.

Per il Gorgonzola più stagionato (da 60 a 150 giorni) vanno benissimo i "muffati". Sono vini nati da uve attaccate da una muffa, la Botritis cinerea o "muffa nobile". Mentre nei passiti l'uva è disidratata dal sole, nei muffati, prodotti in zone in cui vi sono condizioni climatiche favorevoli, questa muffa, attacca la buccia degli acini e prosciuga l'acqua contenuta nel succo concentrando gli zuccheri e regalando profumi e sapori particolari.

Più i mesi di stagionatura aumentano e il formaggio si fa più intenso di gusto e odore, si può passare ai vini passiti liquorosi o provare anche con vini rossi di prestigio di lunghissimo invecchiamento quali Barolo, Barbaresco, Amarone. L'importante è che abbiano almeno una decina anni di invecchiamento.




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